mercoledì 29 ottobre 2008

NO ALLA VIOLENZA-PAROLE E BASTONI


Noi oggi c'eravamo, al posto sbagliato al momento sbagliato. Abbiamo fatto in tempo ad andarcene, per fortuna. Ma abbiamo visto...abbastanza, direi.
Quella di oggi non è altro che una risposta a tutti coloro che pensavano di poter superare le divisioni ideologiche per unirsi nella protesta contro la Gelmini. Ebbene sappiate che è impossibile. Siamo noi (democratici: di sinistra, centro e destra) e loro, i fascisti. Punto e a capo.
Al riguardo vale per sempre una splendida risposta del filosofo francese Levy a Maurizio Costanzo nel corso del M.Costanzo Show del 5 novembre 1991. Tre neonazisti erano stati invitati sul palco a disquisire di politica e del fenomeno del neonazismo in Europa. Il Maestro M.C., tessera P2 numero 1819, introducendo il dibattito pronunciava la seguente frase: “Siamo in democrazia, in democrazia chiunque può parlare”.
A quel punto il filosofo francese Levy non riuscì a contenersi e disse: “Attenzione è vero che in democrazia tutti possono parlare, ma queste persone hanno idee e bastoni, e hanno bastoni perché hanno certe idee. L'idea neonazista è un'idea violenta che la Storia ha già giudicato. Non può più essere riammessa nell'ambito argomentativo democratico”. Vale lo stesso per il fascismo.
p.s. Da questo episodio Luttazzi prese spunto per il monologo "COME TI ERUDISCO IL NEO-NAZI"

1 commento:

Anonimo ha detto...

è la tessera n. 1816 ad aver organizzato tutto, chissà se ringrazierà Cossiga x la dritta...